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Le strutture di accoglienza ospitano uomini, donne e mamme con figli minorenni. Durante il periodo di accoglienza gli ospiti vengono aiutati a superare lo stato di marginalità in cui si trovano attraverso un lavoro di sostegno alla persona e di accompagnamento nella ricerca di soluzioni occupazionali e abitative autonome. L’obiettivo è pertanto favorire il reinserimento sociale delle persone, affinché possano tornare a guardare ancora con fiducia alla vita.

Progetti personalizzati di accoglienza
Servizio di mediazione linguistica e culturale
Attività di animazione socio-culturali
Orientamento alle reti e ai servizi territoriali


Ostello “Don Luigi di Liegro” 

Il servizio ha iniziato ad accogliere le prime persone dal giugno 1987 in locali messi a disposizione dalle Ferrovie dello Stato. Dopo i lavori di ristrutturazione terminati nel 2015, inaugurati da papa Francesco con l’apertura della Porta Santa della Carità all’interno della struttura, l’Ostello ospita 180 persone in due sezioni, maschile e femminile. La struttura è in convenzione con Roma Capitale.

Il servizio pratica modelli di partecipazione coinvolgendo direttamente gli ospiti accolti, prevedendo una gestione condivisa di alcune attività e promuovendo un loro ruolo più attivo nel prendersi cura degli spazi dell’Ostello e nel dare la propria disponibilità al servizio di chi ha più bisogno.

Il servizio ha inoltre cercato di conoscere in maniera più approfondita il territorio (associazioni, servizi sociali e sanitari, commercianti, comitati, singoli cittadini) continuando ad alimentare micro-reti comunitarie nei processi di lavoro quotidiani, convinti che i percorsi di autonomia, dignità e inclusione di chi è più fragile e isolato passano attraverso la sensibilizzazione e la rigenerazione dei contesti comunitari.

Indirizzo
Via Marsala 109, 00185 Roma

Come raggiungerci
Dalla Stazione Termini un breve tratto a piedi su via Marsala (circa 500 metri)

Orario centro
L’ostello è aperto 24 h su 24, 7 giorni su 7. L’orario di permanenza nel Centro, per gli ospiti accolti, è dalle 17 alle ore 9.



Casa di accoglienza “Santa Giacinta”, Stazioni di Posta, Semi autonomie

Il Centro è nato nel 1990 e si colloca come seconda accoglienza perché ospita persone anziane o comunque con deficit funzionali importanti, che hanno percorso un primo periodo di accoglienza presso i centri di emergenza.

L’asse teorico, progettuale e di azione è centrato sui tre assiomi: l’ascolto attivo, l’orientamento e l’accompagnamento degli ospiti, in particolare, verso le persone che hanno presentato condizioni psico-fisiche di estrema vulnerabilità. Il focus del lavoro di accoglienza si caratterizza nell’attribuire segno e significato al concetto di appartenenza all’interno del contesto comunitario, nel quale, le persone hanno avuto la possibilità di ri-vivere e di ri-appropriarsi della propria dimensione umana e sociale. Condividere insieme azioni centrate sul senso di appartenenza nell’attività di bene comune, di riflessione individuale e di gruppo attraverso gli incontri in assemblea, il laboratorio di teatro, le visite guidate, le feste dei compleanni, il volontariato. 

I progetti di Stazione di Posta H15 e H9 hanno preso avvio nel novembre del 2020, aderendo in via sperimentale alla progettazione e attivazione delle misure di inclusione e di promozione a livello cittadino degli interventi per il contrasto alla grave emarginazione adulta. L’accoglienza si caratterizza per l’inserimento di persone in carico ai servizi sociali municipali, modalità operativa che ha incrementato un lavoro di analisi e di elaborazione dei processi e degli interventi nell’ambito territoriale e della rete sociale cittadina. Il servizio si è distinto nel porre al centro i bisogni della persona in relazione all’appartenenza territoriale, facilitare processi di inclusione e di prossimità verso i servizi alla persona, favorire modalità di partecipazione attiva alla vita sociale. La presa in carico della persona si focalizza sulla progettazione e condivisione con la rete locale e gli stessi beneficiari di percorsi socio-educativi individualizzati, volti a stimolare l’empowerment personale e sociale, orientare e fornire alle persone conoscenze e competenze necessarie per aderire ad un processo di inclusione.

Indirizzo
Via Casilina Vecchia 19, 00182 Roma

Come raggiungerci
Con gli autobus 105, 81, 16 o con la metro A fino a San Giovanni, proseguendo con il bus 81 per 5 fermate o con la metro C fino alla fermata Lodi.

Orario centro
Tutti i giorni della settimana in orario continuato: 24 ore su 24. Il Centro diurno fino alle ore 16.



Programma di Accoglienza Diffusa

Il programma di accoglienza diffusa si basa sul principio che un percorso di promozione e integrazione parta anzitutto dalla costruzione di reti sociali oltre che di relazioni di amicizia e di solidarietà. Negli ultimi anni la proposta è stata estesa a tutte le persone e alle famiglie fragili, coinvolgendo uno specifico gruppo di lavoro all’interno della Cooperativa Roma Solidarietà. Alla base c’è un importante lavoro di rete che coinvolge gli uffici pastorali, i servizi diocesani e la rete parrocchiale sul territorio.

La Cooperativa eroga anche servizi di accoglienza per richiedenti asilo nel sistema CAS in unità abitative diffuse sul territorio della Diocesi di Roma, grazie a una rete attuale di 12 parrocchie e istituti religiosi, che hanno deciso di fornire ospitalità e supporto ai migranti di recente arrivo in Italia. In ogni parrocchia o istituto vengono accolte al massimo due o tre persone singole oppure una famiglia, solitamente inviate presso le strutture dopo una prima permanenza in centri di grandi dimensioni. Tale modalità di accoglienza garantisce una presa in carico collettiva della persona, che si inserisce in una comunità di operatori e volontari radicata nel territorio di riferimento.  

Da ospite, chi è accolto può diventare partecipante attivo di una rete relazionale. Le principali attività riguardano così l’accoglienza e l’inclusione sociale, sanitaria e legale di richiedenti asilo. Viene fornito orientamento, supporto e monitoraggio all’iscrizione e all’accesso ai diversi servizi pubblici; si aiutano per l’intero iter documentale e burocratico e sono erogati contributi diretti. Inoltre, sono forniti servizi di formazione linguistica e supporto psicologico. I beneficiari sono seguiti per tutta la durata della loro accoglienza da tutor che svolgono una funzione di accompagnamento. Il ruolo dei tutor è anche quello di sostenere le comunità accoglienti nella reciproca conoscenza con gli ospiti e nella costruzione di un rapporto di fiducia che agevoli l’inclusione nel tessuto territoriale.